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La Famiglia e la Vita umana nel messaggio di Ghiaie

 

 


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Annunciata umile e generosa


Quando i genitori la richiamano, torna subito a casa, anche se il lavoro le piaceva e nello stesso tempo le permetteva di provvedere a se stessa e di costituirsi una piccola dote in vista del matrimonio.
Giunge al Torchio il 19 marzo 1944, festa di San Giuseppe. Mi pare che la data sia significativa.
La vecchia casa contadina, nella luce dell'incipiente primavera, le appare bisognosa di ripuliture. Perciò il giorno dopo inizia il suo lavoro. Tra una fatica e l'altra, trova il tempo di acquistare tende per le camere, salviette, lenzuola e copriletti. Compera anche due sedie e provvede a laccare due letti di ferro.

Terminato il lavoro pesante, scende nel cortile e lì rivolge ad Adelaide l'invito ad andare nel prato per raccogliere i fiori da mettere davanti all'immagine della Madonna. Non sapeva che quelle parole avrebbero dato il via ad un disegno celeste, facendo sorgere una sorgente di grazie per tutte le famiglie.
Così Adelaide partì con la sorella Palmina e alcune amichette. L'allegro gruppetto arrivò ai campi del sig. Colleoni.

Adelaide, bimba vivace, con una gran voglia di giocare, come tutte le bambine della sua età, non pensava certo che quel giorno era l'anniversario della prima apparizione della Madonna a Fatima, né che il Papa Pio XII, non molti giorni prima, aveva raccomandato ai genitori e ai sacerdoti di condurre i bambini attorno all'altare della Vergine Maria, ad offrire fiori e preghiere per ottenere il dono della pace. Tantomeno immaginava che si stava recando, in quella luminosa sera del mese dei fiori, ad incontrare la Madre di Dio. Come sempre, Dio nella sua assoluta libertà si inseriva nella storia, nella vita quotidiana delle sue creature, con un disegno che andava al di là dei loro progetti.
Anche Annunciata mentre pregava il Rosario nella chiesa parrocchiale non pensava certamente che in quel momento si svolgeva nel prato il colloquio tra la Madre di Dio e la sua figlioccia.

Annunciata, ritornata a casa, trovò sul tavolo della cucina un mucchietto di fiori frammisti a erbe.
Dopo avere messi i fiori nei vasetti, venne Caterina e le disse: «Adelaide ha detto che ha visto la Madonna mentre coglieva i fiori».
La notizia sbalordì le due ragazze che subito sentirono il dovere di appurare la verità del fatto. In particolare, Annunciata incredula, si sentiva chiamata in causa, perché era stata lei a mandare Adelaide a raccogliere i fiori, per di più era la sua madrina, doveva sapere la verità. Anche Caterina doveva sapere come erano andate le cose, perché era la sorella maggiore. Perciò, insieme curiose e diffidenti si avviarono su per le scale, verso la camera di Adelaide, decise a smontare la frottola.

Adelaide era stata mandata a letto senza cena dal padre, dopo averle dato due pedate, quando sentì dalla figlia Palmina che Adelaide aveva visto la Madonna.
Le due ragazze entrate nella sua stanza le dicono: «Che cosa hai inventato? Sei pazza? Non sai che possono venire a bruciarci la casa? O cacciarci in prigione?».
Adelaide mortificata rispose: «È vero che l'ho vista! È vero. Avevo detto a Palmina di non dirlo; se lei non l'avesse detto, la mamma non mi avrebbe chiesto niente e io non avrei parlato. Ma è vero che l'ho vista, non è una bugia».