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La Famiglia e la Vita umana nel messaggio di Ghiaie

 

 


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Diritto all'accoglienza


Quando l'embrione è stato prodotto non può essere abbandonato o affidato al caso. Essendo un essere umano, sia pure al primo stadio di sviluppo, ha diritto ad essere riconosciuto come figlio di coloro che, avendo fornito gli elementi vitali, i gameti, ne hanno consentito la formazione.

Pur avvenendo senza il concorso diretto e simultaneo della coppia come nel matrimonio, l'embrione ha diritto alla paternità e alla maternità e quindi di essere accolto nel nucleo familiare naturale proprio. Uguale diritto vale per i genitori. Questi hanno il diritto-dovere di accogliere l'embrione prodotto dai loro elementi, di prendersi cura di lui e del suo sviluppo.

I legami del sangue sono presenti sia nella formazione naturale, sia nella produzione artificiale. Questa verità che proviene dalla natura fa vedere il comportamento superficiale e leggero di quelle coppie che ricorrono alla fecondazione in vitro per avere un tiglio e poi al momento di assumersi la responsabilità dell'impianto scompaiono, lasciando gli embrioni (Alani nei centri di conservazione.

E' da condannare anche il comportamento di coloro che si prestano alla donazione degli elementi vitali (ovocita e spermatozoo) perché vengano utilizzati da coppie che ne facciano richiesta. La fecondazione eterologa con uno o con entrambi i donatori contraddice il principio di paternità e maternità naturale. Ciascun essere umano ha diritto di essere accolto ed educato da chi lo ha generato.

Contrasta con questo principio anche e soprattutto il metodo della maternità sostitutiva o dell'utero in affitto.

Il diritto alla genitorialità si ha nel momento stesso della formazione dell'embrione, nel matrimonio, nel momento del concepimento. Tale diritto si prolunga per tutta l'esistenza dei genitori e non può essere interrotto da alcuna interferenza. Perciò la prima responsabilità di garantire all'embrione il suo naturale sviluppo ricade sui genitori. Se questi lo hanno affidato ad un centro di conservazione devono recuperarlo, portarne a termine lo sviluppo e introdurlo nel proprio nucleo familiare.