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La Famiglia e la Vita umana nel messaggio di Ghiaie

 

 


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Evitare la guerra


Il Concilio Vaticano II dichiara: «Sebbene le recenti guerre abbiano apportato al nostro mondo gravissimi danni sia materiali che morali, ancora ogni giorno in qualche parte della terra, la guerra continua le sue devastazioni. Anzi, dato che nella guerra si fa uso di armi scientifiche di ogni genere, la sua crudeltà minaccia di condurre i contendenti ad una barbarie di gran lunga superiore a quella dei tempi passati...

Il Concilio intende innanzi tutto richiamare alla mente il valore permanente del diritto naturale delle genti e dei suoi principi universali. La coscienza stessa del genere umano proclama quei principi con sempre maggiore fermezza e vigore. Le azioni pertanto che deliberatamente si oppongono a quei principi e gli ordini che tali azioni prescrivono, sono crimini, né l'ubbidienza cieca può scusare coloro che li eseguono.

Tra queste azioni vanno innanzitutto annoverati i metodi sistematici di sterminio di un intero popolo, di una nazione o di una minoranza etnica... Questo sacro Concilio, facendo proprie le condanne della guerra totale già pronunciate dai recenti Sommi Pontefici, dichiara: Ogni atto di guerra che indiscriminatamente mira alla distruzione di intere città o di vaste regioni e dei loro abitanti, è delitto contro Dio e contro la stessa umanità, da condannare con fermezza e senza esitazione» (Gaudium et Spes, n.n.79-80).

A queste parole così precise e ferme, aggiungo quanto dice il catechismo della Chiesa cattolica: «L'accumulo delle armi sembra a molti paradossalmente di dissuadere dalla guerra eventuali avversari. Costoro vedono in esso il più efficace dei mezzi atti ad assicurare la pace tra le nazioni. Riguardo a tale mezzo di dissuasione vanno fatte severe riserve morali.

La corsa agli armamenti non assicura la pace. Lungi dall'eliminare le cause di guerra, rischia di aggravarle. L'impiego di ricchezze enormi nella preparazione di armi sempre nuove impedisce di soccorrere le popolazioni indigenti, ostacola lo sviluppo dei popoli. L'armarsi ad oltranza moltiplica le cause dei conflitti ed aumenta il rischio del loro propagarsi» (n. 2315).