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Alla nascita di Gesù, Maria condivide la sua esperienza con Giuseppe, con lui trepida alla ricerca di un luogo adatto e con lui gode la presenza del figlio.
Maria poi, percorre col solo conforto della fede e di quella presenza fatta ormai visibile, con Giuseppe vicende che sono comuni a quelle di altre famiglie. Sono costretti a fuggire in Egitto, inseguiti dall'ambizione cieca e crudele di Erode, sperimentando quanto sia già compromessa la loro vita con quella del figlio. Si rende conto che quel figlio, pure esigendo totale dedizione, non può e non deve essere oggetto di possesso.
La lunga peregrinazione nella fede è solo all'inizio.
Maria e Giuseppe non compresero tutto e subito ciò che riguardava la vita e l'opera di Gesù e di conseguenza anche il loro compito accanto al Messia.
I genitori e i figli devono tenere presente che la vita è un cammino nella fede, che deve essere rischiarato dalla presenza di Dio e dalla sua parola, consapevoli che l'oscurità non verrà mai tolta completamente, ma ci sarà sempre sufficiente luce per non cadere nella disperazione, così da poterlo continuare sino al suo termine.