Sample menu:

La Famiglia e la Vita umana nel messaggio di Ghiaie

 

 


per scaricare il libro
completo clicca qui

 

 

Prega molto per coloro

che hanno l'anima ammalata


La Madonna chiede ad Adelaide di pregare molto per quelli che vivono nel peccato. Non dice solo di pregare, ma di insistere nella preghiera. Si vede che l'impresa è difficile e di fondamentale importanza.
Più volte la Madonna, nelle varie apparizioni, invita la bambina a pregare per i peccatori. La malattia che preoccupa la Vergine Maria non è quella fisica, ma quella spirituale.

La malattia fisica, se vissuta con Cristo, trasforma l'ammalato, lo santifica e lo rende strumento di salvezza. Mentre la malattia dello spirito, se non viene vinta con la conversione, porta alla morte eterna. Infatti, la Madonna nella sesta apparizione dice: «Prega per i poveri peccatori più ostinati che stanno morendo in questo momento e che trafiggono il mio Cuore». E nell'undicesima aggiunge: «Prega molto per coloro che hanno l'anima ammalata; il Figlio mio Gesù è morto sulla croce per salvarli. Molti non capiscono queste mie parole e per questo io soffro».

Il grande dolore della Madre nostra è questo: la dannazione eterna di coloro che rifiutano l'amore di Dio. Tale dolore è aumentato dal fatto che per questi figli, il suo Figlio divino è morto sulla croce per salvarli. I peccatori ostinati rendono vano quel sangue versato, ed anche la passione, la sofferenza del la Madre. Il profeta Simeone aveva annunciato a Maria che una spada avrebbe trafitto la sua anima (Lc 2, 35). Il Vangelo di Giovanni la presenta al Calvario, presso la croce di Gesù, in una sofferenza profonda che non è solo dolore per la morte del Figlio, ma partecipazione alla sofferenza del Messia, dell'Unigenito inviato dal Padre a morire sulla croce per noi. La presenza di Maria al Calvario è la presenza della nuova Eva accanto al nuovo Adamo.

La Vergine dice alla piccola veggente: «Per questo io soffro».
Soffre ancora la Madonna? Sappiamo dalla Bibbia che in Paradiso non c'è più la sofferenza, ma la gioia piena.
Per capire l'espressione usata dalla Vergine, dobbiamo pensare con la mente di chi, come lei, vive al di fuori delle leggi dello spazio e del tempo, nell'eternità di Dio e non con la mente di chi, come noi, vive nella successione del tempo.

In altre parole, Maria rende attuale quella sofferenza di duemila anni fa ai piedi della croce. Ogni volta che uno pecca, con il suo peccato, come dice l'apostolo Paolo, torna a crocifiggere Gesù Cristo e possiamo aggiungere, fa rivivere la passione di Maria. È il nostro peccato di oggi che la rende presente. Il pianto di Maria è dovuto al nostro peccato: ella ha pagato la nostra salvezza con la sua sofferenza. Senza Gesù che muore, senza Maria addolorata ai piedi della croce, non saremmo salvi.
La morte di Gesù in croce e la passione della Vergine Maria sono in misura e grado diversi, la rivelazione dell'amore di Dio per noi.

Il sangue di Cristo, mentre rivela la grandezza dell’amore del Padre, manifesta come l'uomo sia prezioso agli occhi di Dio e come sia inestimabile il valore della vita umana.
Ce lo ricorda l'apostolo Pietro: «Voi sapete che non a prezzo di cose corruttibili, come l'argento e l'oro, foste liberati dalla vostra vuota condotta ereditata dai vostri padri, ma con il sangue prezioso di Cristo, come di agnello senza difetti e senza macchia» (1 Pt 1, 18-19).

La Vergine Maria addolorata è un richiamo forte alla precarietà della nostra esistenza terrena e alla necessità che ognuno di noi viva per la sua salvezza eterna e per quella dei suoi fratelli.
Sono considerazioni che toccano la profondità della fede cattolica, che non potevano venire dalla mente e dalla cultura di una bambina. È un messaggio che affonda le sue radici nella pura e forte verità del Vangelo.