per scaricare
il libro
completo clicca qui
Gli incontri con don Alessandro Locatelli e il vescovo di Bergamo Radini-Tedeschi, spiegano il legame tra Angelo Giuseppe Roncalli e la comunità di Ghiaie.
Alessandro Locatelli ed il Roncalli erano compaesani. Quando il sacerdote Alessandro Locatelli si stabilì a Ghiaie, il ragazzo Roncalli si recava da lui a prendere lezioni. L' amicizia crebbe, quando il sacerdote Angelo Giuseppe Roncalli divenne segretario del vescovo Radini-Tedeschi, anch'egli amico di don Alessandro Locatelli dal tempo in cui questi era assistente degli studenti del collegio S. Alessandro di Bergamo tra i quali c'era il giovane Radini-Tedeschi, divenuto poi sacerdote, canonico di S. Pietro in Roma e vescovo di Bergamo.
Radini-Tedeschi, da chierico passava parte delle vacanze a Ghiaie, presso don Alessandro; diventato vescovo di Bergamo, ritornava volentieri dal suo ex assistente, accompagnato dal segretario don Angelo G. Roncalli che rivedeva con grande piacere il maestro di un tempo. Dagli incontri saltuari, si passò ad una comunanza di vita, quando il vescovo di Bergamo volle che il canonico Locatelli diventasse suo maggiordomo e andasse ad abitare in episcopio.
Don Italo Duci, nel Chronicon (libro che contiene la cronaca) della parrocchia, da lui iniziato nel 1969, a pag. 9, riferisce questa testimonianza di don Cesare Vitali: "Monsignor Radini-Tedeschi incominciò a conoscere Angelo G. Roncalli qui a Ghiaie fin da bambino e poi da chierico...Monsignor Roncalli ebbe a dire che egli doveva la sua carriera all'incontro con monsignor Radini-Tedeschi qui a Ghiaie".
Il futuro Papa Giovanni XXIII dettò l'iscrizione incisa sulla lapide che ricorda il canonico Locatelli e che si trova sulla parete sinistra della chiesa parrocchiale; fu l'esecutore testamentario del suddetto canonico e ne fece la commemorazione nella traslazione della salma da Bonate Sopra al nuovo cimitero di Ghiaie.