Sample menu:

Regina della Famiglia

Storia delle apparizioni a Ghiaie sessant'anni dopo

 




per scaricare il libro
completo clicca qui

 

 

LE APPARIZIONI


Annunciata umile e generosa

 

Quando i genitori la richiamano, torna subito a casa, anche se il lavoro le piaceva e nello stesso tempo le permetteva di provvedere a se stessa e di costituirsi una piccola dote in vista del matrimonio.

Giunge al Torchio il 19 marzo 1944, festa di San Giuseppe. Mi pare che la data sia significativa. La vecchia casa contadina , nella luce dell'incipiente primavera, le appare bisognosa di ripuliture. Perciò il giorno dopo inizia il suo lavoro. Tra una fatica e l'altra, trova il tempo di acquistare tende per le camere, salviette, lenzuola e copriletti. Compera anche due sedie e provvede a laccare due letti di ferro.

Terminato il lavoro pesante, scende nel cortile e lì rivolge ad Adelaide l'invito ad andare nel prato per raccogliere i fiori da mettere davanti all'immagine della Madonna. Non sapeva che quelle parole avrebbero dato il via ad un disegno celeste, facendo sorgere una fonte di grazie per tutte le famiglie.

Per Annunciata quello fu il maggio più movimentato della sua vita. Iniziò il lavoro di riordino e di abbellimento della sua casa il 20 marzo 1944 e lo terminò proprio il 13 maggio, quando iniziarono le apparizioni. Qualcuno dirà: una combinazione, ma non sono troppe le combinazioni in questa storia di Ghiaie? Quando il 20 marzo iniziò il lavoro pensò: se capita qualcosa di male alla mia famiglia o a quella di Enrico (il papà di Adelaide), non abbiamo degli ambienti in ordine allora voglio rendere più belle e decorose almeno le mie stanze. Infatti, avvenne che proprio le sue stanze servirono subito.

Adelaide riceveva le persone nella camera dei genitori di Annunciata, non nelle camere della sua famiglia. Annunciata disse: "Né loro, né io avevamo salotti o tinelli e neppure ingressi o corridoi; le cucine a pianterreno avevano gli usci che davano direttamente sul cortile".

Quando da Roma arrivò a Ghiaie un cardinale, Annunciata gli cedette la sua camera e lei passò la notte, assieme ad altri, in preghiera sul luogo delle apparizioni.

Essendo in tempo di guerra, spesso venivano soppressi i treni e i sacerdoti che restavano bloccati a Ghiaie cercavano alloggio, ma nessuno li ospitava. Era Annunciata che li accoglieva dando loro da mangiare e da dormire.

Annunciata disse: "Avevamo la casa piena di gente e non avevamo neanche una sedia libera per sederci. Di solito le persone entravano in casa di Adelaide per vederla e poi uscivano. Invece, la gente in casa mia si fermava e dovevo anche preparare da mangiare".