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Regina della Famiglia

Storia delle apparizioni a Ghiaie sessant'anni dopo

 




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CONTESTO STORICO-RELIGIOSO

DELLE APPARIZIONI


Don Italo Duci

 

Nato a Ponte Nossa (Bergamo), il 23 maggio 1915, andò a Ghiaie come curato nel 1940, appena ordinato sacerdote. Divenne parroco di Ghiaie nel 1955, dopo la morte di don Cesare Vitali. Lasciò la parrocchia per motivi di salute, il 29 giugno 1987, dopo 47 anni di ininterrotto e fedele servizio pastorale. Partecipò ai fatti straordinari del 1944, assieme al parroco don Cesare Vitali, nella piena obbedienza all'autorità ecclesiastica. Fu sempre convinto della verità delle apparizioni, mantenendo una sofferta prudenza nella difficile situazione che si era creata, specie dopo l'atto vescovile del 30 aprile 1948. Nel 1946, fu scelto da monsignor Angelo Bramini, professore nel seminario di Lodi e avvocato difensore delle apparizioni, come suo principale collaboratore sul posto, fino alle dimissioni date dal Bramini stesso dall'incarico ricevuto.

Una sera lo vidi davanti alla cappella, sul luogo delle apparizioni. Mi meravigliai, perché là non l'avevo mai visto. Finita la preghiera, si avvicinò e mi disse: "La ringrazio per tutto il bene che ha fatto qui. Tra qualche giorno lascio la parrocchia per motivi di salute". Andai più volte a trovarlo nella casa di riposo a Scanzorosciate (Bergamo) e sempre mi manifestò il dubbio, che era anche il suo cruccio, di non aver fatto abbastanza per la causa delle apparizioni. Tale sofferenza affiora nel suo testamento spirituale. Egli scrive: "A riguardo dei fatti straordinari qui avvenuti, nel 1944, per i quali ho tanto gioito, lavorato e sofferto, rinnovo la mia sottomissione alle decisioni della Chiesa rappresentata dal vescovo della diocesi. Se a riguardo di questi fatti in qualche cosa ho mancato, per la realizzazione dei piani divini, ne chiedo perdono a Dio e alla Madonna ed offro le mie preghiere e sofferenze" (v. Bollettino parrocchiale Comunità Cristiana di Ghiaie, dicembre 2003, pp. 8-9). Morì il 13 settembre 2003.