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Ogni intervento soprannaturale operato da Dio direttamente o attraverso la sua Santissima Madre, come nel caso delle apparizioni, si innesta su qualche fatto precedente.
Annunciata Roncalli, cugina e madrina di Battesimo di Adelaide, racconta i fatti e in particolare la storia dell'altarino: "Io ero a Milano infermiera in un sanatorio, ma dopo nove anni dovetti lasciare il posto per tornare a casa perché le mie due sorelle andavano suore e non c'era nessuno con i genitori. Tornai il 19 marzo 1944; in casa mi guardavo attorno e trovai che c'erano molte cose da sistemare e riordinare.
Quando si trattò d'imbiancare le pareti lungo le scale, passaggio obbligato per tutte le famiglie del nostro caseggiato, dovetti trasportare sul solaio le gabbiette degli uccelli che mio padre teneva sul pianerottolo, tra la prima e la seconda rampa, sopra una sporgenza del muro. Ma dopo l'imbiancatura fatta da me perché nelle nostre case dovevamo arrangiarci a fare un po' di tutto, non riportai le gabbie su quel ripiano, perché lo trasformai in altarino. Mio padre protestò, ma io gli dissi: "Ormai le gabbie sono trasportate. Puoi lasciarle là sul solaio". Da un po' di tempo io coltivavo il desiderio di trasformare quel ripiano in altarino, perché noi della frazione Torchio siamo lontani dalla chiesa di Ghiaie e non tutte le sere possiamo andarci per la funzione del mese di maggio.
Pensai: "L'altarino sarà un richiamo alla Madonna" e per questo avevo ritagliato dal Pro famiglia, giornaletto religioso, un'immagine della Madonna di Lourdes e ne avevo fatto un quadretto che poi appesi sulla parete sopra il ripiano. Pensavo con soddisfazione che chi saliva le scale l'avrebbe salutata anche solo con una giaculatoria ed erano tanti i bambini che passavano su quelle scale per andare nelle camere da letto, tutte poste sul lungo terrazzo. C'erano i figli della famiglia di mio cugino Enrico Roncalli, otto fra cui Adelaide; un'altra famiglia con cinque bambini... Per mettere i fiori sull'altarino presi dei barattoli di latta della conserva di pomodoro e li avevo smaltati all'esterno col pennello".
La sera di quel sabato, 13 maggio, Annunciata vede Adelaide nel cortile e le dice: "Adelaide, vai giù nel prato a cogliere fiori che metteremo nei vasi davanti alla Madonna sulle scale".
Annunciata continua: "Io avevo appena finito di sistemare il mio nuovo altarino e ci avevo messo perfino una tovaglietta di pizzo per ornamento e i vasi ancora vuoti chiedevano qualche fiore. Poi partii verso la chiesa parrocchiale con la sorella maggiore di Adelaide, Caterina, chiamata di solito Catì e con le altre ragazze della frazione. Nessuno dei piccoli andava alla chiesa per la funzione perché troppo distante per loro.