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Regina della Famiglia

Storia delle apparizioni a Ghiaie sessant'anni dopo

 




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PROBLEMI E DIFFICOLTA'


La deposizione

di suor Celestina Algeri

 

- Mi trovavo all'asilo.

- Sì, il curato prima disse a noi di interrogare la bambina, perché i primi giorni non parlava. Era sotto un incubo e allora suor Genoveffa un giorno ha chiesto:

"È poi vero che hai visto la Madonna?"

E la bambina al momento è rimasta un po' esitante e poi la suora di nuovo disse: "ma è poi vero sì o no?".

E la bambina: "Sì è vero"

Ed ha aggiunto: "Adesso devo andare a confessarmi perché ho parlato".

Si capisce che aveva l'obbligo di non parlare.

E noi: "Perché devi andare a confessarti?"

-"Perché non posso parlare."

- "Non sei in collegio, sei con le tue suore". Allora ha fatto un sospiro come a dire: "È vero che posso parlare".

Poi le abbiamo chiesto come era vestita la Madonna e le cose di prima. Ed essa confermava. E al curato noi l'abbiamo riferito e il giorno dopo l'abbiamo presa, su consiglio del curato, esortandola a scrivere quello che sentiva. E le abbiano dato un quadernetto su cui ha scritto qualche cosa.

Alla sera l'abbiamo detto al curato, il quale pure ha chiesto alla bambina se era vero che aveva visto la Madonna e la bambina di nuovo ha confermato.

E allora il curato: "Perché hai scritto quella lettera di negazione?"

- "Perché me l'ha detto don Cortesi"

- E il curato: "Non ti farebbe nulla di scriverlo sul quadernetto? Se non oggi sarà domani. Devi mettere quanto ricordi."

-La bambina: "lo faccio anche subito".

E allora ha preso il suo quadernetto con il calamaio ed è entrata sola nella sala dell'asilo e ha scritto:

" È vero che ho visto la Madonna".

- E ha mostrato il foglio al curato. Il quale ha espresso il desiderio che scrivesse anche il motivo perché prima aveva detto che non era vero.

La bambina ha esitato un momento; si trovava in fastidio.

E noi abbiamo detto: "Dì una Ave Maria alla Madonna e saprà lei ispirarti. E di fatto si è di nuovo ritirata e ha scritto: "Ho detto che non avevo visto la Madonna perché me l'ha dettato don Cortesi".

- Era di sera, alle ore 8,30; era con l'Annunziata; la lettera l'ha data al signor Curato e allora abbiamo firmato tutte noi presenti. E avendo il curato aggiunto che il foglio l'avrebbe portato al vescovo, la bambina rispose: "A me non fa niente, faccia pure".

- E dopo era tutta contenta. E avendo la suora promesso a lei un croccante, essa disse che era contenta non per questo, ma perché aveva detta la verità.

- Ho sempre sentito l'Adelaide dire che aveva vista la Madonna. Che abbia detto ad altri che non l'aveva vista, non ho mai sentito. Noi non abbiamo saputo più niente, dopo che fu portata via la lettera dal curato.

- Qualche volta, alla sera di festa, andiamo con le ragazze a dire il rosario sul luogo delle apparizioni". Suor Celestina Algeri ha fatto la sua deposizione in modo semplice, sicuro, riaffermando quanto altri testimoni avevano detto sui motivi della ritrattazione della bambina. Dalla sua esposizione appare chiaro che la bambina ha negato di avere visto la Madonna perché costretta moralmente dal Cortesi.