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1. Il 15 maggio 1944, durante la terza apparizione, la bambina chiede alla Vergine Maria quando sarebbe finita la guerra.
Dal quaderno di Adelaide riporto la risposta della Vergine: "Se gli uomini faranno penitenza, la guerra finirà fra due mesi: se no, fra poco meno di due anni".
Il Cortesi riferisce così le parole di Adelaide:
"Ha detto la Madonna che fra due mesi, un giovedì, verrà la pace, se preghiamo e facciamo penitenza". Egli aggiunge: "La circostanza del giovedì fu aggiunta nella visione del 30 maggio e in seguito ripetutamente confermata da Adelaide come ricevuta dalla Vergine. Per ovvie ragioni conveniva tenerla segreta e infatti fu depositata nella ven. Curia di Bergamo con atto notatile.
Tuttavia, alle Ghiaie, era già diffusa ai primi di giugno, per indiscrezione di alcuno" (v. Il problema delle apparizioni di Ghiaie, o.c., p. 27).
2. Il dott. Giulio Loglio, nella relazione citata, dice che finita l'apparizione, la piccola veggente fu portata via ma potè interrogarla a casa sua. Egli scrive:
"Quel giorno la Madonna non le parlò; vide sola la S. Famiglia riunita in una chiesa, ma nei giorni precedenti le aveva detto che "bisogna pregare e fare penitenza e - ripeto le esatte parole — in cò du mis ederì cosa ghe sarà: = fra due mesi vedrete cosa ci sarà —".
Il dott. Loglio, nella stessa relazione, alla domanda che egli pone: quali delle profezie si sono avverate? Risponde:
"Quella che la Roncalli mi ha esposto si è verificata totalmente: basta pensare che dalla fine maggio ad oggi (30 settembre 1944, data della relazione, n.d.r.), tre Stati hanno capitolato e che la Germania si è ridotta a difendersi entro i suoi confini".
Lo stesso dottore, l'11 giugno 1946 dichiara:
"Il sottoscritto, che avvicinò la piccola Adelaide nei primi giorni delle supposte apparizioni, attesta che la stessa interrogata se effettivamente avesse vista la Madonna, e cosa le avesse detto, personalmente e spontaneamente rispose:
- Sì, l'ho vista.
- E cosa ti ha detto?
- Mi ha detto che bisogna pregare e che fra due mesi vedremo che cosa ci sarà (la m'ha dic che bisogna pregà e de che du mis am vederà).
Non ricordo più esattamente dopo quale apparizione mi abbia detto ciò, ma certo fu nei primi giorni" (testimonianza raccolta da don Italo Duci per incarico di mons. Bramini).
Don Romualdo Baldissera, nella relazione stesa su invito di don Cesare Vitali e col consenso di monsignor Giuseppe Zaffonato, vescovo di Vittorio Veneto, riporta colloqui, interrogatori, giudizi suoi e di altri su Adelaide, che vanno dal 22 giugno 1944 al 21 gennaio 1948, giorno della stesura della relazione stessa.
Don Romualdo scrive:
"9 luglio 1944 — Dichiarazioni degne di nota fatte dalla cugina e madrina di battesimo di Adelaide, Annunciata Roncalli, dopo una visita alla piccola, ricoverata presso le R.R. Suore Orsoline a Gandino (Bergamo n.d.r.)...
- Le ho chiesto (parla Annunciata, n.d.r.) se durante le visioni si era ricordata di domandare alla Madonna notizie circa il ritorno di Luigi, fratello di Adelaide, militare nelle "SS" tedesche, e del fratello mio, allora in Russia, e mi ha risposto che si è ricordata: poi asserì che Luigi sarebbe ritornato senz'altro a casa.
- E mio fratello? — aggiunsi io.
- Sospirò e disse che era morto da tempo e che per lui aveva già fatto tante comunioni.
- Me l'ha dichiarato con tanta sicurezza che io non ho il coraggio di raccontare ciò alla mia famiglia e lo dico a lei perché voglia pregare per lui e per noi.
- Le ho chiesto anche se la Madonna sarebbe riapparsa il 13 luglio.
Rispose:
- No. Non ho mai detto questo, è già finito tutto.
- Ma la gente è convinta e attende per il 13, ci sarà qualche cosa?
- No, la Madonna non apparirà più, bisogna pregare e fare penitenza: sta attenta a giovedì dopo il 13 luglio.
- Che cosa ci sarà?
- Sta attenta e dì che preghino e facciano penitenza.
Tutto questo (scrive don Baldissera, n.d.r.) ho sentito da Annunciata Roncalli di Pietro, con altri particolari, il giorno 9 luglio 1944.
Don Romualdo aggiunge:
"17 luglio 1944 — Lascio Ghiaie e ritorno a Locara (Verona). Racconto ogni cosa alla mamma, alla sorella e ad altri (una cinquantina), i quali rileveranno in detto giovedì (20 luglio 1944) la notizia dell'attentato ad Hitler, accennando alla coincidenza con i famosi "due mesi", che avevano destato tanto scalpore.
Il parroco di Ghiaie mi dice arrivato in questi giorni (gennaio 1948) l'annuncio della morte in Russia del fratello di Annunciata".
Adelaide, secondo questa versione riportata in documenti che meritano attenzione, non parla di pace che sarebbe avvenuta fra due mesi, ma di qualcosa che sarebbe accaduto un giovedì, dopo il 13 luglio, che si è visto coincidere con l'attentato a Hitler del 20 luglio 1944, e che ha determinato la fine rapida della guerra.
La profezia è presentata in modo un po' diverso da quella scritta nel quaderno di Adelaide e da lei riferita in qualche altra occasione, ma il contenuto sostanzialmente non cambia.
In modo più o meno esplicito viene promessa la pace a breve distanza di tempo, a condizione che gli uomini preghino e facciano penitenza.
Se si vuole interpretare la seconda versione, secondo quella che viene chiamata "la prospettiva profetica", si può dire che nelle parole della Vergine è predetta la pace tra due mesi, perché il fatto che la causa, o accelera la fine della guerra, è visto nello stesso tempo con l'avvento della pace. E una visione d'insieme, sullo stesso piano, senza successione di tempo.
Sottolineo che quello che ha detto Adelaide ad Annunciata Roncalli, a riguardo del fratello Luigi e del cugino si è realizzato: il primo è ritornato a casa, l'altro è morto in Russia.
Si è voluto portare contro la verità delle apparizioni, la mancata realizzazione di alcune previsioni fatte da Adelaide.
Premesso che venivano attribuite alla bambina affermazioni mai fatte da lei, si può anche ammettere che interrogata su molteplici fatti, possa avere espresso giudizi e previsioni non confermate dagli avvenimenti.
Il dono della comunicazione straordinaria con la Madre di Dio non impedisce ad Adelaide di commettere peccati, né l'ha resa immune da errore.
Nessun veggente è infallibile. L'episodio del profeta Natan, che prima incoraggia Davide a costruire il tempio, e poi, mandato da Dio, va a dirgli: Non sarai tu a costruire una casa al Signore, ma un tuo discendente (cfr. 2 Sam. 7,1-13), lo dimostra chiaramente.
Le apparizioni e il messaggio dato dalla Vergine a Ghiaie sono un fatto a sè stante, che va giudicato separatamente da qualsiasi problema possa sorgere, inerente più o meno alle apparizioni stesse.
Ci sono segni ed argomenti ben precisi per affermare la verità delle apparizioni, nonostante le difficoltà che ogni apparizione presenta.