Sample menu:

Regina della Famiglia

Storia delle apparizioni a Ghiaie sessant'anni dopo

 




per scaricare il libro
completo clicca qui

 

 

SEGNI E PRODIGI CONFERMANO

CHE LE APPARIZIONI SONO VERE


VITA SPIRITUALE


La testimonianza di Annunciata Roncalli

 

Annunciata, assieme alla cugina Maria Roncalli, è stata molto vicina ad Adelaide durante e dopo le apparizioni. Anche lei va a trovare la bambina a Gandino e poi, tornata a casa, riferisce le sue impressioni che sono riportate nella relazione di don Romualdo Baldissera, da me già citata.

Annunciata, il 9 luglio 1944, dice:

"L'ho trovata contenta: il suo comportamento, il suo interessamento sul modo con cui pregano i pellegrini a Ghiaie, la sua insistenza sulla preghiera e la penitenza, le sue domande e le sue risposte piene di criterio e di serietà, mi hanno lasciata una buona impressione di lei".

Adelaide non solo prega bene, ma si interessa pure della preghiera dei pellegrini che vanno a Ghiaie.

Questa premura non è in genere di tutti i bambini, e nemmeno degli adulti.

Dalle testimonianze risulta che Adelaide prega per i malati, i peccatori, per le varie necessità che le si presentano, ed esorta quanti avvicina a pregare e a fare penitenza.

Adelaide non solo vive il messaggio di Maria, ma se ne fa annunciatrice; vuole che tutti lo conoscano e lo mettano in pratica. Ciò non può che destare meraviglia, soprattutto se si considera che siamo in presenza di una bambina di 7 anni. Tale forza si spiega con l'apparizione che ha cambiato la sua vita, dandole aspirazioni, interessi, preoccupazioni che non sono abituali in una bambina. L'apparizione l'ha arricchita e ha dato un forte impulso allo sviluppo della sua vita spirituale.

Questi rilievi sono confermati da ciò che la superiora dell'Istituto delle Figlie della Sapienza di Bergamo, scrive di Adelaide, a conclusione della sua relazione già riportata: "Sente e gusta la pietà, aspira alla santità".

Costatiamo la stessa trasformazione negli altri veggenti: ricordo i pastorelli di Fatima, nei quali la Vergine accese il fuoco della carità che condusse i due fratelli Francesco e Giacinta, nella loro breve vita, alle vette della santità.

Nel racconto del direttore del quotidiano cattolico di Bergamo, vengono riferiti, oltre al suo, i giudizi di varie persone, che avevano un contatto quotidiano con Adelaide.

La testimonianza è in perfetta consonanza con la relazione di padre Gemelli e di altri, compresa la cugina Annunciata Roncalli, e conferma che l'immagine di una Adelaide scaltra, bugiarda e senza alcun segno di devozione, presentata da alcuni contrari alle apparizioni, è frutto di pura fantasia.