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La proibizione di ogni forma di devozione alla Madonna, venerata come apparsa a Ghiaie di Bonate, con cui si chiude l'atto vescovile, è in contrasto col non consta dell'atto stesso. Infatti, non consta, come ho già scritto, vuol dire: non è sicuro, non ci sono prove sufficienti, mentre il divieto di ogni forma di devozione implica la certezza della falsità delle apparizioni.
Se non consta vuol dire che le apparizioni sono probabili, solo per questa probabilità si poteva permettere il culto sul luogo delle apparizioni, come consigliava monsignor Giovanni Della Cioppa.
Si è fatto esattamente il contrario.
Anzi, non solo sono stati tolti gli ex-voto dalla cappella, ma fu rimossa perfino la statua della Madonna di Lourdes dall'altare maggiore della chiesa parrocchiale, perché, scriveva in una lettera monsignor Magoni al parroco don Cesare Vitali, poteva favorire il perdurare di un'atmosfera non confacente al periodo di studio e di esame dei noti fatti successi costì" (v. A. Ballini, Una fosca congiura contro la storia, p. 163).
Questi provvedimenti furono presi quando era ancora in corso l'inchiesta, senza aspettarne la conclusione.