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Le tredici apparizioni

Settima apparizione venerdì 19 maggio 1944

(dal Diario di Adelaide Roncalli)


«Come tutte le altre sere andai al mio posto ove era stata portata una pietra di granito sulla quale io salivo durante le apparizioni. Vidi il punto luminoso e in esso la presenza della Sacra Famiglia. La Madonna aveva il vestito ed il velo celeste; una fascia bianca le cingeva i fianchi; aveva le rose ai piedi e la corona fra le mani.

Gesù Bambino vestiva ancora di rosa con le stelline d'oro e le manine giunte. Il suo volto era sereno quasi sorridente.

San Giuseppe era sereno ma non sorrideva, vestiva di marrone, dalle sue spalle scendeva un pezzo di stoffa pure marrone a forma di mantello e nella mano destra teneva un bastoncino con un giglio fiorito. C'erano gli angioletti.

La Madonna mi guardò sorridendo, ma io presi per prima la parola e le manifestai il desiderio di molti con queste parole: "Madonna, la gente mi ha detto di chiederti se i figli ammalati devono proprio essere portati qui per essere guariti". Con voce paradisiaca Ella mi rispose: "No, non è necessario che proprio tutti vengano qui, quelli che possono vengano ché secondo i loro sacrifici saranno guariti o rimarranno ammalati, però non si facciano più gravi peccati".


La pregai di fare qualche miracolo affinché la gente potesse credere alle sue parole. Mi rispose: "Verranno anche quelli, molti si convertiranno ed io sarò riconosciuta dalla Chiesa". Poi seria aggiunse: "Medita queste parole ogni giorno della tua vita, fatti coraggio in tutte le pene. Mi rivedrai nell'ora della tua morte, ti terrò sotto il mio manto e ti porterò in Cielo"».

 

Preghiere della settima apparizione