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O Maria Santissima, Madre e Regina della Famiglia,
ti ringraziamo per questa apparizione che, essendo la penultima, si riveste di affettuosa malinconia e nella quale ammiriamo la tua particolare umanità materna, perché avvicinandosi il giorno dell'addio ne soffri Tu e ti preoccupi che non ne soffra Adelaide.
Sei arrivata in mezzo a una folla di poveri e di ammalati, perché tu vuoi bene ai poveri e hai compassione per i malati.
Sei arrivata un po' in ritardo ma ti hanno preceduto alcuni segni miracolosi nel sole e alcune guarigioni, nel tempo di tre rosari recitati dall'immensa folla accorsa da tutte le parti. Forse Tu Maria volevi farci capire che le grazie e i prodigi si ottengono con la recita di tanti rosari e l'offerta dei tanti sacrifici.
Ti sei presentata da sola con un sorriso più che materno e hai detto ad Adelaide le parole più belle che un bambino possa sentire dalla sua mamma: che "è tutta tua", che è "cara al tuo cuore". Questa tua appartenenza di cuore che la piccola bambina corrisponde pienamente, anche per noi, è una certezza che dà consolazione e conforto nei momenti della solitudine, dell'angoscia, quando la vita diventa una valle di lacrime e di dolore, come preghiamo nella "Salve Regina" e come annunci ad Adelaide col realismo della verità e della sincerità che ti distingue in queste apparizioni.
Tuttavia ti preoccupi di rasserenare e rassicurare Adelaide che la rivedrai al termine della sua vita, nell'ora della morte, come preghiamo nell'Ave Maria, quando sopraggiunge lo sgomento e la paura, e l'avvolgerai nel tuo manto materno, nel quale i bambini stanno tranquilli e al sicuro, protetti dal freddo e dal buio, senza più paura di nulla e di nessuno perché sono un tutt'uno con la mamma.
Infine, o Maria, prometti ad Adelaide di portarla in cielo e di prendere con lei anche tutti quelli che, come noi, soffriamo con lei e la comprendiamo. Si, Madonna cara, noi vogliamo essere spiritualmente solidali e amici di Adelaide e con profonda comprensione ci uniamo alle sue sofferenze e le offriamo al Signore per affrettare il tuo riconoscimento e la tua glorificazione da parte della Chiesa.
O Regina dolcissima, questa sera il tuo saluto sa quasi di un addio; chiudi i tuoi bellissimi occhi perché Adelaide non veda il lucido delle lacrime che stanno per affiorare, accenni a farle una carezza ma ritiri la mano perché Adelaide allora scoppierebbe in pianto e tu non vuoi che pianga perché ne soffriresti ancor di più. Le mandi ancora un bel bacio e poi ti volti di scatto e senza più girarti velocemente ti allontani per non farti vedere piangere e per non suscitare tristezza e pianto nella tua piccola veggente. Quanta tenerezza materna in Te, o Maria.
Grazie Maria per quello che hai detto a noi che ti riconosciamo e ascoltiamo nella tua dodicesima apparizione a Ghiaie di Bonate.
3 Ave Maria
Don Bruno Borelli