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Preghiere alla Madonna di Ghiaie di Bonate

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SESTO GIORNO:

GIOVEDI 18 MAGGIO

Solennità dellAscensione


O Maria Santissima, Madre e Regina della Famiglia,

nella tua sesta apparizione del Giovedì dell'Ascensione di Gesù al Cielo sei discesa ancora tra noi per donarci attraverso Adelaide, con cuore accorato, una importante raccomandazione, da te ripetuta per ben tre volte: "preghiera e penitenza", una raccomandazione che ricorre spesso nelle tue apparizione e che ricalca l'invito alla fede e alla conversione che Gesù ha fatto all'inizio della sua predicazione.

La "Preghiera" che tu, Madonna buona, raccomandi certamente non è da pensare, come intesa comunemente, solo una richiesta di grazie; si tratta invece primariamente della preghiera che ricalca la prima parte del Padre Nostro, e che quindi è santificazione della persona e della vita di Dio, è lode della sua presenza e della sua potenza, è impegno per la venuta del suo Regno di verità e giustizia, di amore e bontà, è esercizio della religiosità e della moralità, è ubbidienza ai Comandamenti di Dio e accettazione della sua Volontà.

Tu insegni, o Maria, che è necessaria la preghiera per metterci in contatto con Dio e muovere la sua grazia, la sua protezione e il suo aiuto; che è la preghiera a fare operare il Signore con forza anche per le cose umanamente impossibili, nelle realtà più tragiche, nelle situazioni insolubili, disperate, per il superamento, la risoluzione delle immoralità più gravi e delittuose che si commettono dalle persone singole come dagli organismi statali, con delle leggi come l'aborto, il divorzio, l'eutanasia, le libere unioni, con delle politiche di odio, guerra, terrorismo, con tutti i loro terribili flagelli morali, psicologici e fisici, individuali e sociali. E' questa la preghiera che noi dobbiamo credere ed esercitare con piena fiducia nel Padre celeste e forte sicurezza nel cuore, perché sia esaudita, meritoria, ricompensata.

Per questo Tu, Maria, raccomandi ancora ad Adelaide di pregare per i poveri peccatori, quelli più impenitenti e ostinati nell'ateismo, nel relativismo, nel soggettivismo, quelli che resistono alla Grazia e alla Misericordia di Dio, che stavano morendo anche in quel momento: rischiando di dannarsi in eterno e trafiggendo così il tuo cuore materno di dolore per la triste sorte della loro anima. Come è commuovente la piccola Adelaide che capisce la tua forte preoccupazione per questi figli peccatori, il tuo grande dispiacere di madre che perde i suoi figli, e ti promette per ben due volte di pregare per i peccatori, soprattutto per quelli in punto di morte.

La "Penitenza" che tu, Madonna buona, raccomandi certamente non è da pensare come è intesa comunemente: solo un piccolo sacrificio; si tratta invece primariamente della conversione del cuore, della rinuncia al male, del pentimento e del perdono sacramentale dei peccati, soprattutto di quelli gravi e mortali, della correzione dei difetti simili a una "trave", dell'abbandono di una vita che segue superbie ed egoismi, odi e vendette, passioni e vizi, pigrizie e omissioni, idolatrie e violenze, cattiverie e immoralità.

Donaci o Maria di vivere ogni giorno questa preghiera e questa penitenza, che tu raccomandi, soprattutto nella famiglia, come medicina per la sua salvezza dalla rovina e dalla disgregazione, come ricostituente per la sua fioritura nella santità e nella salute. Purtroppo oggi, da quando nelle nostre case si è accesa la radio, la televisione e il computer si è spenta contemporaneamente la preghiera, il rosario, la meditazione, la lettura della vita dei santi, il dialogo tra i coniugi, tra i genitori e i figli.

Purtroppo oggi, con l'aumento del benessere, delle possibilità economiche, del mercato e degli acquisti, del lusso e del superfluo, sono diminuite l'umiltà, la pazienza, la mortificazione, il perdono reciproco, la comprensione e la correzione dei difetti, la sopportazione dei caratteri, la forza della rinuncia e del sacrificio. Donaci, o Maria, di non perdere anche oggi questi valori della preghiera e della penitenza.

O Maria Santissima, vogliamo anche consolarti per il fatto che fino ad oggi nella tua piccola Adelaide, continuamente assalita dal sospetto e dalla accusa di dire bugie, non sei stata molto ben accetta. In più ora si aggiunge l'inconveniente che le tue parole, riportate pubblicamente alla folla vengono mal tradotte, mal interpretate, non capite e travisate.

E così sarai dalla gente criticata, accusata, contestata per il tuo massaggio, preludio di quando alla fine addirittura ti diranno che non sei gradita, non sei voluta.

Nella tristezza del tuo cuore per come vieni considerata e trattata in queste apparizioni da certi uomini che sono pure tuoi figli, noi vediamo riflessa l'esperienza di tante buone mamme che vengono ripudiate, disobbedite, incomprese, criticate, abbandonate dai loro figli. Stai accanto a queste mamme, o Maria, a consolarle e confortarle, a dare loro speranza che il bene e il vero seminato nei cuori dei figli, un giorno darà fiori belli e frutti buoni.

O Maria, ti ringraziamo in particolare perché in questa apparizione, da vera madre preoccupata dei suoi figli, soprattutto dei bambini, che sono i figli più deboli e indifesi, hai voluto mettere in guardia e ammonire le mamme, e in generale i genitori, circa le loro responsabilità nei confronti dei figli malati o disabili. Certo tu intendevi parlare di una responsabilità generale e generica, non di una accusa personale; non indicavi un legame consequenziale o una colpa diretta dei genitori per questi mali dei figli, ma sottolineavi la necessità della salute spirituale, genetica e psichica dei genitori, e l'importanza dei nove mesi di gestazione materna dei figli, che è il periodo più delicato della loro vita, nei quali si imposta il loro futuro di salute o di malattia, a livello spirituale, psichico, fisico.

O Madonna cara, questi tuoi avvertimenti materni, dati quando ancora la scienza medica e la cultura popolare non ne aveva molta coscienza, sono predizioni profetiche per quel futuro che è ora il nostro presente. Abbiamo veramente bisogno oggi di ascoltare la tua raccomandazione di fare giudizio, di comportarci bene, nel senso di evitare in particolare i peccati che sono contro la morale sessuale e coniugale, di non commettere gli errori di educazione che colpiscono, traumatizzano, aggrediscono i bambini nella più tenera età, di non coltivare i pensieri e i sentimenti che li fanno soffrire di ansia, insoddisfazione, mancanza di stima, frustrazione, depressione, odio, rifiuto, indifferenza ... perfino nel seno materno.

Da sempre, come insegna la teologia del peccato originale, le generazioni nuove, nei loro primi germogli, cioè i bambini, pagano i vizi, scontano i peccati, subiscono gli errori e i mali delle precedenti generazioni, come del resto però, per grazia di Dio, ancor più godono della loro salute, del loro bene, delle loro virtù, della loro santità.

Tutti possiamo vedere l'attuale situazione di peccato e di trasgressione che tu, o Madonna, hai previsto, che porta a dissacrare la famiglia e la vita, l'amore e la sessualità, con le sue conseguenze di negatività, di malattia, di imperfezione.

Ti preghiamo, o Maria, di darci un senso di responsabilità verso i nostri figli, perché non siano loro a soffrire per certi nostri errori, immoralità, vizi; perché non risentano nel loro spirito e nel loro fisico dei malanni vecchi e nuovi con cui noi sciupiamo la nostra salute, soprattutto da giovani, con tremenda incoscienza e superficialità, ad esempio con l'alcolismo, il tabagismo, la lussuria, la droga, gli anabolizzanti, gli anticoncezionali, gli inquinamenti, gli sfinimenti, gli stress, le sregolatezze, le diete, i tatuaggi, le trasgressività, gli eccessi di ogni genere, nel disprezzo della salute totale, personale e familiare, nella sottovalutazione del patrimonio genetico integro e sano da trasmettere ai figli, alle nostre future generazioni.

E' naturale, Maria, che come donna, sposa, madre, il tuo messaggio ammonitore lo rivolgi soprattutto alle mamme, perché ne conosci la grande importanza nella famiglia, e il ruolo decisivo nella società, avendo cura di far crescere nelle mamme il senso della loro responsabilità e del loro impegno, della loro dignità e del loro compito: quello di salvare la famiglia, di dare vita, amore ed educazione ai figli, anche a prezzo di sacrifici e rinunce personali.

Tu, Maria, vedi dall'alto come tutto il miglior bene dipende da una madre presente, buona, religiosa, sana, positiva, generosa, come il male più deleterio viene da una madre assente, problematica, cattiva, indifferente, negativa, egoista, inquinata. O Maria difendi allora le mamme da una cultura corrotta, da una moda perversa, che le vuole spogliate della loro dignità femminile, della loro missione materna, del loro impegno educativo umano e cristiano, della loro integrità fisica e psichica, della loro salute morale e spirituale.

Infine, o Maria, nella tua missione profetica, hai ancora parlato della fine delle guerra tra due mesi, precisando la data di questa grazia: una data che coinciderà perfettamente con il giovedi del 20 luglio 1944, quando un cattolico praticante Claus Stauffenberg attentò alla vita di Hitler, senza però riuscire nel suo intento. Tu Maria avevi posto una condizione chiara per questa grazia: la differenza tra "due mesi o due anni", come termine della guerra, dipendeva dalla preghiera e dalla penitenza. Molto probabilmente non si è ottemperato a queste condizioni, soprattutto da parte dei fedeli cristiani e cattolici. O Maria, tu vuoi farci capire quanto è grande e decisiva la nostra responsabilità di preghiera e penitenza in ordine ai disegni di Dio sulla grande e piccola storia del mondo.

Il Papa Pio XII aveva indetto una crociata di preghiere a Te, celeste Regina, chiamando a questo impegno soprattutto i bambini, per il maggio di quell'anno, per ottenere la pace, e il Cielo aveva risposto mandando Te, o Maria, discesa a Ghiaie insieme al Bambino Gesù e a San Giuseppe. Ma poi non si è dato seguito al tuo invito materno alla preghiera e alla penitenza e la pace è arrivata con un ritardo che ha provocato ancor più morti e distruzioni.

Facci convinti, o Maria, che nei grandi fatti della storia dell'umanità come nei piccoli avvenimenti della nostra vita, molto di quello che accade, in male o in bene, dipende da noi,è condizionato da noi, cioè dipende dalla nostra intensa e molta preghiera e dalla nostra decisa e forte penitenza, dipende dal nostro pregare tanti Rosari, attirandoci le grazie, e dal nostro smettere di fare tanti peccati, offendendo il Signore, è condizionato dalle campagne di preghiera e dai programmi di conversione indette in tutta la Chiesa e intraprese nel mondo intero.

Grazie Maria per quello che hai detto a noi che ti riconosciamo e ascoltiamo nella tua sesta apparizione a Ghiaie di Bonate.

3 Ave Maria

Don Bruno Borelli