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Preghiere alla Madonna di Ghiaie di Bonate

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PRIMO GIORNO:

SABATO 13 MAGGIO


O Maria Santissima, Madre e Regina della Famiglia,

noi crediamo che il 13 maggio 1944, nel mese mariano di quell'anno, nel giorno di sabato, dedicato alla devozione a Te, e nella data del 13, già da Te scelta, visitata e benedetta a Fatima, sei scesa ancora sulla terra a Ghiaie di Bonate per ritrovarti, come a Nazareth, in mezzo a un gruppo di bambine, di famiglie numerose e povere. Queste piccole erano desiderosi di adornare con tanti bei fiori di campo un altarino con una tua immagine di Vergine Immacolata, apparsa a Lourdes, altarino posto con devozione e fede sulla scala della loro casa, dal quale Tu vegliavi maternamente su tutti, accogliendo i saluti e i baci di questi piccoli, insieme alle invocazioni e alle raccomandazioni dei loro genitori.

O Madonna buona, mentre Adelaide ammirava un fiore di sambuco e desiderava coglierlo per te, ma era troppo in alto per lei piccolina, sei venuta Tu, con la tua apparizione, sei venuta come a cogliere Tu quel "fiore di bambina", scegliendola tra quei "Fiori" più belli e delicati delle nostre famiglie che sono proprio i bambini, semplici e puri di cuore che, come dice il tuo Gesù, hanno la beatitudine di vedere Dio.

Tu sei venuta ai bambini anche perché prevedevi e trepidavi per la nostra attuale epoca, spesso terribile, dissacrante e sacrilega nei confronti dei bambini e ancor più delle bambine. Tu sapevi che sarebbe diventata un'epoca che ha fatto oggetto i piccoli di uccisione abortista, di violenza sessuale, di perversione pedofila, di sfruttamento economico, di crescita viziosa, di scandalo morale, di degrado psicologico, di abbandono e disprezzo. Quanto abbiamo bisogno che tu ancora venga a protezione e aiuto, salvezza e santificazione dei nostri bambini, come già dei pastorelli di Fatima: Giacinta e Francesco.

Noi ti contempliamo, con gli occhi puri e semplici di Adelaide, venire da oriente e svelarti da un punto dorato con in braccio Gesù Bambino e a fianco San Giuseppe, formando la Santa Famiglia in tre aloni di luce vivissima e abbagliante, emanazione e riflesso dell'amore e della verità che unisce e distingue le Persone divine nella Famiglia della Santissima Trinità.

Noi ti vediamo apparire ad Adelaide come donna bella e maestosa, slanciata ed armoniosa, come una Signora Madre e come una Regina: incoronata di un diadema regale, elegante nella veste bianca, perché sei la tutta pura e l'immacolata, e nel manto azzurro, perché sei la tutta celeste e la santa, adorna ai piedi con due rose, simbolo della verginità e della carità, che muovono i tuoi passi a venire fino a noi.

Tu sei venuta per sollevarci e guarirci dalle spine di Eva, e le rose sono simbolo di quell'affetto di Madre che ti fà visitarci per donare a tutti consolazione e conforto, sono segno di quella passione di Maestra che ti fà camminare tra noi col tuo insegnamento e il tuo esempio.

Noi ti ammiriamo, descritta da Adelaide, col Rosario bianco e dorato al braccio, segno che questa preghiera pura e ardente, da te tanto raccomandata già ai bambini pastorelli di Fatima, che deve sostenerci nelle pene di ogni giorno, che deve darci la forza per ottenere la Grazie di Dio, che deve darci il coraggio per affrontare e risolvere i problemi della vita.

Ti vediamo adornata con una collana di bianche perle al collo, come un dono dello Spirito Santo, che ti ha reso sua sposa adorabile nel concepimento divino dell'Incarnazione, e come un dono del tuo Figlio Gesù, che ti ha reso Madre di tutti gli uomini nel parto doloroso della Passione.

Ti vediamo aleggiare sul paesaggio della vita quotidiana delle nostre famiglie, vita fatta di giorni operosi e sereni, sostenuta e rallegrata dai doni della Creazione e della Provvidenza del Padre Celeste.

Noi ti ascoltiamo, stupiti come Adelaide, per quella tua voce soave che parla lo stesso dialetto della bambina, che giunge al cuore, predisponendolo all'ascolto e alla docilità, perché sai che l'educazione è una cosa del cuore.

Siamo commossi per quegli occhi dolci con i quali guardavi la tua bambina, allontanando la paura, conquistando subito la sua confidenza, e ti preghiamo di ripetere al nostro cuore, che vuol diventare bambino come insegna il tuo Gesù, e al cuore dei fanciulli delle nostre famiglie, quelle delicate e semplici raccomandazioni materne che hai fatto ad Adelaide: la raccomandazione di essere savia cioè giudiziosa, ubbidiente e quindi paziente, rispettosa col prossimo e dunque educata, sincera e semplice, di pregare bene, con attenzione e senza distrazioni.

O Maria Santissima, tu sei venuta a mostrare la tua regale attenzione, la tua predilezione materna per una bambina, e in lei per tutti i bambini che il tuo Gesù tanto onorava, tanto amava, tanto benediceva, tanto voleva vicini a sè, perché le nostre famiglie iniziassero proprio dai loro figli piccoli, grazie a loro e con loro, un cammino di conversione e di santificazione, un impegno di crescita umana e di educazione cristiana, che conservi poi la famiglia sempre unita e felice, benedetta e santa, sotto il tuo sguardo amorevole e quello di Gesù Bambino e di San Giuseppe: la santa Famiglia.

Grazie Maria che, ritirandoti lentamente da Adelaide senza voltargli le spalle, dimostri di avere una attenzione delicata ed un amore educato verso i tuoi figli e quindi anche verso di noi che ti riconosciamo e ascoltiamo nella tua prima apparizione a Ghiaie di Bonate.

3 Ave Maria

Don Bruno Borelli