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O Maria Santissima, Madre e Regina della Famiglia,
prima della tua quarta apparizione ad Adelaide del 16 maggio , la povera piccola ha incominciato a soffrire per interrogatori, proibizioni, pressioni della gente, che aumenta sempre di più, finchè su tutti e su tutto vince il suo desiderio ardente e forte di vedere Te, la mamma del cielo, anche perché è a Te per prima che, Adelaide dice, si deve ubbidire.
Quanto dovrebbero imparare i figli di oggi ad essere ubbidienti prima a Dio che agli uomini, e ad ascoltare di più la mamma e il papà che per la grazia ricevuta da Dio e per la loro esperienza umana sanno ben indirizzare e consigliare i figli nella vita.
O Madonna Santa, il tuo ritardo nell'apparire quella sera è forse espressione del tuo dispiacere per tutti gli ostacoli posti alla tua piccola veggente, ma è un ritardo che suggerisce di dire qualche Ave Maria, perché è proprio questa preghiera che ti attira a noi, che ci permette di vederti spiritualmente. Infatti rispondendo ad Adelaide che ti chiede quale è la preghiera che ti piace di più, la più gradita, la più cara al tuo cuore materno, hai risposto "l'Ave Maria". Si, dai anche a noi la devozione per questa preghiera, composta nella prima parte dal tuo Sposo Divino: lo Spirito Santo, e nella seconda parte dalla Chiesa, di cui Tu sei Madre, che prega per noi, che corregge, consiglia, rassicura, protegge, consola, difende nella quotidianità delle gioie e dei dolori.
Donaci di pregare l'Ave Maria con fiducia filiale verso di Te, soprattutto invocandoti nelle prove e nelle tentazioni, nelle pigrizie e nelle stanchezze, nelle complicazioni e nelle difficoltà, nelle malattie e nelle delusioni, nelle povertà e nelle privazioni, nelle persecuzioni e nelle contrarietà, nelle paure e nelle angosce; perché a tutto questo la preghiera mariana per eccellenza pone rimedio e salvezza.
Donaci o Maria la costanza di questa tua preghiera, che tanto desideri essere recitata soprattutto nella corona del Santo Rosario, che Adelaide vede al tuo braccio e nella mano di Gesù Bambino. Sappiamo che con l'Ave Maria noi ti facciamo rivivere la gioia e la riconoscenza della tua maternità divina e la tenerezza e la pietà della tua maternità nei nostri riguardi.
O Santissima Madre e Regina della famiglia, forse il tuo ritardo è dovuto anche al tuo disappunto per la moda indecorosa che trova il tuo riflesso nel disgusto provato da Adelaide, perché in mezzo alla gente aveva visto delle signorine dipinte fino alle unghie dei piedi, seguendo una moda di allora, alquanto volgare e indecente. Aiuta o Maria le nostre giovani a sottrarsi all'influsso, ai condizionamenti della moda che tanto spesso ha corrotto lo spirito, che in certe tendenze alla nudità diventa fonte di tentazione, occasione di scandalo, che in certe espressioni offende la virtù del pudore e della castità.
Nelle tue apparizioni a una bambina, amante dei colori e dei vestiti, hai dato il tuo messaggio anche attraverso il tuo abbigliamento, visto che nessuno, attraverso Adelaide, si preoccupava di chiederti perché apparivi e che cosa volevi Tu da noi, ma tutti nella loro superficialità e nel loro egoismo si preoccupavano solo di come eri vestita, di quando sarebbe finita la guerra, della guarigione dei malati.
E oggi con i vestiti di colore rosa e verde, che diventeranno la veste ufficiale della tua apparizione a Ghiaie, hai voluto presentarti, secondo l'uso tradizionale di alcune regioni e di altre apparizioni, come una Sposa e come una Madre, per entrare più direttamente nel vivo nel tuo messaggio riguardante la famiglia, dove la donna non può essere sposa senza essere anche madre, dove il figlio non può essere figlio senza essere anche fratello o sorella.
Infatti questa sera nella apparizione ti fanno corona anche otto piccoli angeli, vestiti di azzurro e di rosa, simoleggianti naturalmente i numerosi figli di ambo i sessi che fanno gioiosa e bella corona ad una sposa feconda e ad una madre generosa.
Madonna cara tu vieni a contrastare una visione moderna della donna, secondo la vanità del mondo, che si isola e si isterilisce, fino anche ad abbruttirsi psicologicamente e degradarsi fisicamente, nella sua identità e individualità femminile, dimenticando la sua vocazione di sposa e la sua missione di madre, secondo la Volontà di Dio. Prega perché la donna torni ad essere sposa e madre, nel senso più bello e nel modo più generoso, realizzando e soddisfacendo perfettamente la sua personalità creaturale, la sua funzione sociale.
Di nuovo o Maria hai voluto spiegare alle mamme dei bambini ammalati la stessa verità detta da Gesù nel Vangelo: che il peccato è la causa di tanti mali, che è esso stesso una malattia grave e provoca grandi sofferenze morali e fisiche, che spesso ricadono sui figli, come dice Gesù alle mamme incontrate lungo la via del Calvario.
Però Maria hai dato una speranza ai peccatori dicendo che hanno bisogno della preghiera dei bambini. Essi infatti sono i prediletti di Dio e la loro preghiera raggiunge il suo cuore per la semplicità della loro fede e la purezza della loro anima. O Madonna cara fa capire ai genitori l'importanza di far pregare i loro piccoli con tante intenzioni: per tutti i bisogni di provvidenza, salute e salvezza della loro famiglia, per i bisogni di pace, di giustizia di conversione dell'umanità, nella consapevolezza che questa preghiera dei bambini apre il cuore del Padre celeste all'ascolto e all'esaudimento e apre il cuore dei loro figli a capire e soccorrere le necessità spirituali e materiali del prossimo.
Dolcissima Madre e Sposa Maria, in questa apparizione hai affidato ad Adelaide un duplice segreto, uno per il Papa e uno per il Vescovo, che lei ha saputo custodire con astuzia e con forza, respingendo tutti i tentativi di carpirglielo.
Quanta discrezione, quanto riserbo, quanto rispetto, quanto amore per la Gerarchia della Chiesa Tu hai espresso in questi segreti. Da anche a noi questi stessi tuoi sentimenti verso il Papa e i Vescovi uniti e ubbidienti a lui. Come ai tempi della Chiesa Apostolica tu rimani nella sottomissione umile e nell'ubbidienza deferente verso l'autorità ecclesiastica, accettando anche il rischio di non essere creduta, di non essere ascoltata, di non essere riconosciuta nè voluta. Ciò non toglie, anzi aumenta, alla Chiesa gerarchica la sua responsabilità e la possibilità che indifferenza e chiusura nei confronti tuoi e del tuo messaggio di Ghiaie ricadano poi negativamente sul popolo di Dio.
Infatti così sta avvenendo sotto i nostri occhi per la famiglia cristiana che, nel nostro tempo, passa un grave momento di pericoli, di crisi morale e psicologica al suo interno, di attacchi esterni culturali e legislativi alla istituzione familiare, di negazione della natura religiosa e rivelata del matrimonio e della famiglia, di distruzione dei suoi principi morali, di disgregazione dei suoi valori sociali.
Tutto ciò che attenta al matrimonio e alla famiglia compromette la vita, l'amore, l'unione, la pace, il futuro della Chiesa, della società, della umanità. Tutto si salva e si costruisce con la famiglia, tutto è perduto insidiando, rovinando, sfasciando la famiglia. Tu, Madonna cara, chiedi al Papa e ai Vescovi di difendere e promuovere la famiglia, attraverso la devozione a Te, Regina della Famiglia e alla Santa Famiglia di Nazareth: Gesù, Maria e Giuseppe.
O Maria benedici e ricompensa il Papa che ha voluto inserire nelle litanie lauretane l'invocazione a te rivolta dai fedeli a Ghiaie di Bonate: "Regina della famiglia", prega per noi.
Grazie Maria per quello che hai detto a noi che ti riconosciamo e ascoltiamo nella tua quarta apparizione a Ghiaie di Bonate.
3 Ave Maria
Don Bruno Borelli