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Preghiere alla Madonna di Ghiaie di Bonate

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TERZO GIORNO:

LUNEDI 15 MAGGIO


O Maria Santissima, Madre e Regina della Famiglia,

nella terza apparizione del 15 maggio ad Adelaide hai mostrato ancor di più la tua delicatezza e attenzione materna rivolgendoti a lei perfettamente inserita nella psicologia bergamasca del tempo dove i rapporti tra mamma e figlia sono fatti di poche e dirette parole, di frasi semplici e spontanee, dove i bambini più che dalle parole imparano dalle immagini e dagli esempi.

Oggi sei apparsa con una visione della Santa Famiglia più luminosa e più bella del solito, perché il tuo messaggio doveva incominciare a rivolgersi a tutti in pienezza di luce e di splendore, come quella di Gesù sul monte Tabor. Purtroppo le menti ottenebrate degli uomini offuscheranno e traviseranno le tue parole che la piccola Adelaide trasmetteva cosi come poteva, data la sua tenera età.

Sei apparsa con un Gesù Bambino più cresciuto, più grande e bello, con gli occhi azzurri e i riccioli d'oro, indicando alla nostre famiglie che devono essere attente allo sviluppo dei figli nelle loro varie e successive età, contrariamente al triste fenomeno del disimpegno educativo dei genitori con la progressiva crescita dei figli.

O Maria, ci tieni ad apparire con Gesù e Giuseppe come nella più bella iconografia classica, nel tempo che tutte le camere da letto avevano appeso un bel quadro della Santa Famiglia, preoccupandoti così di dare di Te e dei personaggi celesti una raffigurazione bella, dignitosa, affascinante, capace di insegnare e di elevare lo spirito, di ispirare la preghiera e la devozione, contrariamente al triste uso moderno, penetrato addirittura nelle Chiese, di immagini religiose astratte e di cattivo gusto.

Così ancora, o Maria, mostri che le singole famiglie devono essere aperte e legate alla più grande parentela, così come Adelaide ha letto come suoi parenti il volto dei due personaggi che oggi si sono aggiunti alla Santa Famiglia, contrariamente al triste fenomeno della disgregazione delle parentele per litigi e indifferenze.

Sei apparsa infatti con San Giuseppe in compagnia e conversazione a San Matteo e San Giuda Taddeo, che torneranno poi in un'altra apparizione come triste presagio di una incomprensione e di una opposizione ecclesiastica e nello stesso tempo come confortante profezia di una conversione e di una illuminazione della Chiesa nei confronti della tua apparizione.

O Maria Santissima, noi ti vediamo sempre quando parli ad Adelaide passare il bambino Gesù dalle tue braccia a quelle di San Giuseppe. Oltre che un atto di delicatezza per una maggiore attenzione alla piccola veggente, il tuo gesto è profetico per le nostre famiglie di oggi: indica la necessità di una corresponsabilità di mamma e papà nella cura e nell'educazione dei figli, in contrasto col triste fenomeno attuale dove spesso i papà risultano carenti, irrilevanti, lassisti, addirittura assenti, si defilano dagli impegni verso i figli e si astengono dalla regolazione delle norme pratiche e dei principi educativi nella loro casa.

Prega, o Maria santissima, perché i padri nelle nostre famiglie cristiane prendano in braccio i loro figli, nel senso di tornare ad essere con loro: presenti, responsabili, vigilanti, dialoganti, rassicuranti e fortificanti nelle loro difficoltà, severi ed esigenti circa la moralità, la buona educazione e l'assolvimento dei doveri. Prega perché i papà sappiano condividere con le mamme il compito e le responsabilità educative, sappiano bilanciare e integrare l'educazione materna, in dialogo con la loro sposa e con gli stessi figli.

Prega, o Madonna, perché i padri sappiano dare un forte esempio di vita religiosa e sacramentale, assumano il loro ruolo educativo con la parola e il buon esempio, sappiano avere un intervento disciplinare che nasce dall'affetto e dal desiderio del vero bene dei figli, sappiano soddisfare le loro esigenze spirituali, i loro bisogni psicologici di base, essenziali per la loro completa formazione, la loro equilibrata realizzazione da grandi.

O Madonna cara, ad Adelaide che ti raccomandava le preghiere delle mamme per i loro figli malati, con il volto addolorato, partecipe delle loro angosce e sofferenze, hai indicato i mezzi di prevenzione e guarigione delle disgrazie in tre impegni: il primo è il pregare molto, cioè il riempire la giornata di tante e varie pratiche di preghiera e di devozione finalizzate alla grazia che si desidera; il secondo è il fare penitenza, cioè l'impegno a correggere quei difetti, quei peccati che sono la causa diretta o indiretta di tanti mali; il terzo è l'evitare certi peccati gravi: allusione delicata per indicare a tutti, attraverso una bambina ancora innocente, i peccati mortali contro il quinto, il sesto e il nono Comandamento di Dio.

Ricordaci sempre, o Maria, che preghiera e penitenza sono medicine indispensabili per la nostra guarigione spirituale, psicologica e fisica. Ricordaci sempre che, per evitare la ricaduta sui figli innocenti delle colpe e irresponsabilità delle generazioni che li precedono, ci si deve astenere dall'inquinare moralmente e dal rovinare fisicamente la salute e le fonti stesse della vita e dell'amore, soprattutto con i peccati che Tu chiami "gravi", cioè le impurità, gli adulteri, gli aborti, le violazioni della natura, le manipolazioni genetiche, gli innamoramenti passionali, i disordini affettivi, i vizi e le perversioni sessuali, il tabagismo, l'alcolismo, la droga.

O Maria, rispondendo ad Adelaide, sollecitata dalla gente a chiederti notizie sulla fine della guerra, hai fatto capire a tutti che questa sentenza divina circa la pace, scritta come l'avviso su un cartello, cioè valido per tutta l'umanità e leggibile da tutti, dipendeva da due semplici condizioni: la nostra preghiera e la nostra conversione, condizioni poste da Gesù stesso nel suo Vangelo.

Donaci, o Madonna cara, la coscienza della nostra responsabilità e lo stimolo al nostro impegno in ordine a tutte le grazie divine di salvezza e di provvidenza per noi, per le nostre famiglie e per l'umanità.

Dipende anche da noi, è nelle nostre due mani che pregano e si mortificano, la durata lunga o corta di un tempo di male, come quello della guerra, la venuta lontana o vicina di una grazia, come quella della pace.

Grazie Maria per quel tuo soffermarti a pregare un po' di Rosario con Adelaide. Così ci illumini su come si deve comportare una mamma cristiana, che non solo deve insegnare a pregare ai suoi bambini, ma anche si deve accompagnare alla loro preghiera, soprattutto deve pregare con loro il santo Rosario, o almeno un po' di esso, con la corona in mano.

Come è importante questo tuo esempio e come è urgente lo recepiscano le mamme di oggi, molte delle quali purtroppo non insegnano più le preghiere ai figli e non pregano più con loro.

O Maria Santissima, quanta finezza materna in quel bel "Ciao" di amicizia, in quel bel sorriso di simpatia rivolti ad Adelaide, in quell'allontanarti col bambino Gesù e San Giuseppe senza voltare le spalle, dando alla piccola l'impressione di non lasciarla, ma solo di toglierti per poco tempo al suo sguardo.

Grazie Maria per quello che hai detto a noi che ti riconosciamo e ascoltiamo nella tua terza apparizione a Ghiaie di Bonate.

3 Ave Maria

Don Bruno Borelli